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sabato 7 marzo 2015, ore 11
incontro
LE VIOLE DI ANTONIO STRADIVARI
con Bruno Giuranna, Fausto Cacciatori e Bruce Carlson

domenica 8 marzo 2015,ore 11
Auditorium Giovanni Arvedi
concerto
Bruno-Giuranna-1BRUNO GIURANNA
VIOLA ANTONIO STRADIVARI 1715

Collezione di Strumenti Musicali della Federazione Russa

Bruno Giuranna, viola
Clara Dutto, pianoforte

M. Marais
Cinque danze francesi per viola e pianoforte
L’Agreáble (Rodeau)
La Provençale
La Musette
La Matelotte
Le Basque

J.S.Bach
Suite n.1 in Sol maggiore BWV 1007 per viola sola
(trascrizione dal violoncello di B.Giuranna)
Prélude
Allemande
Courante
Sarabande
Menuet
Gigue

J.Brahms
Sonata in fa minore Op. 120 n.1 per viola e pianoforte
Allegro appassionato
Andante un poco adagio
Allegretto grazioso
Vivace

acquista il biglietto vivaticket_by_BU

 

 

 

Quante sono le viole di Antonio Stradivari? Quanti sono glistrumenti di taglia contralto e tenore costruiti dal grande liutaio cremonese? I fratelli Hill nel loro studio, ormai ritenuto un classico, pubblicato all’inizio del secolo scorso dichiararono di conoscere non più di dieci viole e di aver solo sentito parlare di un’undicesima del 1695.
Al di là dell’esatto numero di viole realizzate da Antonio Stradivari, rispetto al quale è auspicabile in futuro uno studio attento e approfondito, quello che risulta evidente è il numero esiguo degli strumenti di questa taglia costruiti dal Maestro cremonese se paragonato non solo al numero dei violini ma anche a quello dei violoncelli. Già all’inizio del secolo i compositori italiani preferirono come strumento solista il violino, relegando la viola a un ruolo del tutto secondario.
Alla fine del Seicento Stradivari costruì due set di strumenti per composizioni per archi a cinque parti che comprendevano sia la taglia di viola contralto che tenore; oggi di questi due consort sono conservati solo alcuni strumenti al Palazzo Reale di Madrid e alla Galleria dell’Accademia di Firenze.
Le viole conosciute sono state costruite con una forma data 1690 e sono la viola Medicea del 1690, oggi alla Library of Congress, la viola Archinto del 1696, di proprietà della Royal Academy of Music, la viola decorata del Quintetto Spagnolo datata 1696, esposta al Palazzo Reale di Madrid, la Macdonald del 1701 recentemente in asta alla straordinaria valutazione di 32 milioni di Euro, la viola del 1715 del Glinka Museum di Mosca, la Cassavetti del 1727, che si trova alla Library of Congress, la Paganini del 1731, di proprietà della Nippon Music Foundation, la Gibson datata 1734, anche se priva dell’etichetta, considerata l’ultima viola costruita da Antonio Stradivari ed oggi proprietà della Fondazione Habisreutinger.
I disegni originali di Stradivari per la costruzione della testa, della tastiera, per il taglio dei fori di risonanza e il loro piazzamento di queste viole sono oggi esposti al Museo del Violino.
La straordinaria viola del 1715, grazie alla collaborazione fra il Museo Glinka di Mosca e il Museo del Violino, si può ammirare fino al prossimo mese di aprile al MdV di Cremona.

 

 

Nato in una famiglia di musicisti, Bruno Giuranna è stato tra i fondatori de I Musici, membro del Quartetto di Roma, e del Trio Italiano dʼArchi. Ha iniziato la carriera solistica presentando in prima esecuzione assoluta, sotto la direzione di Herbert von Karajan, la Musica da Concerto per viola e orchestra dʼarchi dedicatagli da Giorgio Federico Ghedini. Ha suonato con orchestre quali Berliner Philharmoniker, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala di Milano, e direttori come Claudio Abbado, Sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini e Riccardo Muti. Titolare fino al 1998 della cattedra di viola presso la Hochschule der Künste di Berlino, ha insegnato nella Musik- Akademie di Detmold, nel Conservatorio S.Cecilia di Roma, nel Royal College e nella Royal Academy di Londra ed in master classes in tutto il mondo. Frequentemente invitato al Festival di Marlboro negli Stati Uniti, insegna attualmente nei corsi della Fondazione Stauffer di Cremona, dell’Università di Limerick in Irlanda, dell’Accademia Chigiana di Siena. Dal 1983 al ʻ92 è stato direttore artistico dell’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto e nel 1988 ha presieduto la giuria della First International Bruno Giuranna Viola Competition in Brasile. La sua vasta discografia comprende registrazioni per Philips, Deutsche Grammophon, EMI; come violista ha ottenuto una Grammy Award Nomination e come direttore ha vinto un Grand Prix du Disque dellʼAcadémie Charles Cros di Parigi. Profondamente convinto dell’importanza del “suonare insieme” come strumento insostituibile nello sviluppo della personalità musicale, si dedica da anni alla realizzazione di progetti di musica da camera che lo vedono impegnato al fianco di giovani musicisti in Europa e negli Stati Uniti. Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, ha ricevuto nel 2003 una laurea in lettere honoris causa dall’Università di Limerick. Dopo averne presieduto la sezione italiana, è stato eletto nel 2011 presidente europeo di ESTA, associazione che riunisce gli insegnanti di strumenti ad arco in Europa.