NEW BOOK: Il Cremonese 1715-2015 – 300° ANNIVERSARIO
05 marzo 2015 @ 08:00 – 31 maggio 2015 @ 17:00
“….19 dicembre, un martedì dell’anno 1961. Cremona ha uno Stradivari, si leggeva sul quotidiano locale della città.
La sera precedente un dispaccio da Milano dava l’annuncio: dalle ore 20, a tutti gli effetti di legge Cremona possiede uno Stradivari. La serata, che immaginiamo fredda e nebbiosa, era quella del 18 dicembre: nello stesso giorno, 224 anni prima, moriva il liutaio cremonese. Si chiudeva così la vicenda che tanto aveva appassionato la città dopo l’annuncio delle trattative aperte a New York e che, in un primo momento, riguardavano un altro violino. Il romanzo, tutto cremonese, inizia con l’arrivo alle ore 12 del venerdì precedente, del commerciante ed esperto londinese Desmond Hill: nella sua mano, una custodia con Nuovo CD con “Il Cremonese” allegato al volume due violini, lo Joachim del 1715 e un altro del 1718. Da quel momento si susseguono vicende segrete: incontri di valutazione degli strumenti che vedono coinvolti i liutai Simone Fernando Sacconi e Ferdinando Garimberti e prove acustiche effettuate dalla commissione di esperti subito istituita. I verbali ne attestano il lavoro e alla fine il professore Alfredo Puerari decide: sarà lo Joachim il primo violino di Stradivari a tornare, dopo secoli, a Cremona. La mattina del 17 dicembre il violinista Giulio Franzetti, subito dopo la storica decisione, suona lo strumento dichiarando il suo entusiasmo.
[…] Si decide che lo strumento sarà esposto nella Sala dei Matrimoni del Palazzo Comunale. Un ultimo atto denso di significato: il violino, conosciuto come Joachim, cambierà il proprio nome in Il Cremonese, diventando così il simbolo della città”. (tratto da Fausto Cacciatori, Lo Scrigno dei Tesori, ed. MdV)
a cura di Fausto Cacciatori, Marco Malagodi, Augusto Sarti
Contributi di Fausto Cacciatori, Marcello Ive, Marco Malagodi, Renato Meucci,
Primo Pistoni, Augusto Sarti, Francesco Toto, Stefano Trabucchi
interviste di Oreste Bossini a Salvatore Accardo, Sergej Krylov,
Andrea Mosconi e Edoardo Zosi
testi italiano e inglese
fotografie Claudio Mazzolari, Laboratorio Giovanni Arvedi – Università di Pavia
Il volume sarà stampato in edizione limitata a 800 copie numerate
formato: 245×305 mm, pagine 128 a colori, carta patinata 170 gr, copertina rigida e cofanetto in tela
prezzo di copertina: 130 Euro (in prevendita 95 Euro)
Quanti aderiranno alla prevendita saranno inseriti nell’elenco dei sottoscrittori pubblicato all’interno del volume
Prevendita: ilcremonese@museodelviolino.org
Prenotazioni anche presso gli uffici Museo del Violino
CD incluso
In collaborazione con la Casa discografica Warner Classics, è inclusa una nuova incisione, effettuata con le tecniche più sofisticate da Giulio Cesare Ricci all’interno dell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino.“Il Cremonese” è stato affidato al giovane Edoardo Zosi, già allievo di Salvatore Accardo all’Accademia Walter Stauffer ed a buon titolo erede della grande scuola interpretativa italiana – solistica e cameristica – del Novecento. Il programma musicale prevede brani del repertorio barocco e romantico a solo ed in duo con la pianista Stefania Redaelli.
Edoardo Zosi, violino Antonio Stradivari Il Cremonese 1715
Stefania Redaelli, pianoforte
Programma:
Niccolò Paganini Cantabile M.S.109
Pablo de Sarasate Zigeunerweisen op.20
Pablo de Sarasate Introduzione e Tarantella op.43
Giuseppe Tartini – Fritz Kreisler Il Trillo del Diavolo
Fritz Kreisler Liebesleid
Fritz Kreisler Schön Rosmarin
Johann Sebastian Bach Sonata I per violino solo BWV 1001
Adagio, Fuga (Allegro), Siciliana, Presto
Niccolò Paganini Capriccio n.24 op.1 per violino solo