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Si tratta di una delle cinque chitarre di Stradivari oggi conosciute. E’ ottimamente conservata e coetanea ai primi violini decorati – in particolare “Sunrise” e “Hellier”.
Agli inizi dell’Ottocento, come molte chitarre in quell’epoca, era stata modificata a sei corde per seguire la pratica strumentale, Un recente restauro le ha restituito la sua configurazione barocca originale con cinque corde doppie e, caso unico al mondo, può essere suonata regalando l’emozione dell’ascolto di una chitarra di Stradivari tre secoli dopo la sua costruzione.
Ora di proprietà di un collezionista privato, la chitarra viene presentata grazie all’attività di “Friends of Stradivari”.

http://www.sabionari.com/Home.html

Sabionari peg-head

Andrès Segovia e la chitarra Sabionari
Il 5 dicembre del 1948 la famiglia Domenichini portò la chitarra Sabionari al X Convegno Chitarristico, a Bologna. Al convegno era stato invitato il famoso chitarrista M° Andrès Segovia. Dopo il suo concerto al Maestro fu mostrata la chitarra, lui la esaminò attentamente, disse “Originale!” e la volle firmare all’interno della buca ”Due secoli più tarde  A.Segovia Bologna 1948”. Deve aver calcolato il tempo intercorso a partire dalla morte di Antonio Stradivari.
Nel sito http://www.chitarrainitalia.it/Convegno_10.htm c’è il resoconto di quella giornata.
Nella prima foto, scattata quel giorno, (fonte: Fondazione Cineteca di Bologna), Segovia al centro con in mano la chitarra Sabionari improvvisa per il pubblico degli appassionati una piccola conferenza sulla chitarra barocca. Nella seconda foto la firma, ancora presente, ma attualmente nascosta dalla rosetta. Non risultano altre chitarre firmate dal Maestro.
 
1948 Segovia and the Sabionari-001 DSC_0083-002