A Prince at the Museum

The violin “Prince Doria” 173420150922_121035-001, Giuseppe Guarneri del Gesù, joined the collections of the Museo del Violino.
The violin belongs to a private collection and it’s now displayed in the museum as part of the “friends of Stradivari” project, a worldwide web of people who love the Cremonese violinmaking tradition. It is now  displayed in the “Treasure box” room.

The restorer and historian of violin making Gregg Alf, member of the Museo scientific board, presented the history of the instrument.
The earliest historical document for the Prince Doria “ del Gesù” goes back to 1858 when it was sold by the leading French expert at the time, Jacquot, to the Doria Family.

The Prince Doria has had few owners in the past 150 years: Rembert Wurlitzer, Leopold Godowsky Jr., Lionel Perera (for Zui Zeitlin) and the current owners.

The Prince Doria Guarneri is widely regarded as one of the best sounding concert violin remaining by this maker. The outstanding tone qualities of the  instrument have been confirmed during Massimo Quarta , winner of the Paganini Award, short performance. The varied writings of ” Recitativo e scherzo”  by Kreisler gave the solist the chance to show the rich expressive polychromy of the Guarneri.

Two study meetings will take place at the Museo del Violino: Saturday 17 October in the morning there will be a study meeting with Fausto Cacciatori and Gregg Alf; Sunday 18, in the Auditorium Giovanni Arvedi, the violinist Lena Yokoyama and the piano player Diego Maccagnola will be the protagonist of a special performance.

The Cremonese debut of “Prince Doria” is  accompained also by an important scientific work, the publishing of the technical drawings of the instrument with all the measurements and big format pictures. The folder is on sale at the bookshop.




A new Friend of Stradivari

 la Galleria Estense affida a Cremona la viola contralto Girolamo Amati, 1625 ca.

sabato 25 ottobre, ore 11
Sala Conferenze del Museo del Violino – piazza Marconi 5, Cremona

intervengono
Stefano Casciu, soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Modena e Reggio Emila
Davide Gasparotto, direttore della Galleria Estense
Fausto Cacciatori, conservatore delle Collezioni del Museo del Violino

La viola, di taglia piccola (il che la rende per dimensioni estremamente rara), fu eseguita dai fratelli Girolamo e Antonio Amati nel 1620, come conferma un’etichetta all’interno della cassa armonica. L’attribuzione alla bottega Amati, confermata dal modello della cassa, del riccio e delle “ff” insieme alla proporzione della forma, agli spessori e alla bombatura della tavola e del fondo, non lasciano dubbi circa l’originalità; al contrario non sono originali la cordiera e la tastiera, comunque sostituiti in un intervento di restauro antico.

L’assenza di documenti d’archivio e di riscontro negli inventari estensi non consente, allo stato attuale, di risalire al committente e a come sia arrivata nelle collezioni ducali. Da un altro cartellino a corredo dello strumento si desume che sia stata restaurata a Mainz nel 1795. Sottoposta nel 1914 a intervento di restauro dal liutaio modenese Pietro Messori, la viola si presenta oggi in ottimo stato di conservazione.




Cremona meets Moscow

Cremona, 15 ottobre 2014 – Dal 17 al 21 ottobre importante missione del Museo del Violino di Cremona nella grande Russia, una delle terre più amanti della musica, che ha donato al mondo interpreti e compositori insuperabili. Il Museo Glinka di Mosca – il più importante museo musicale della Federazione Russa che custodisce, tra i molti tesori, anche numerosi strumenti ad arco della Scuola Cremonese appartenenti alla Collezione di Stato – sceglie come partner strategico il Museo del Violino, un unicum nel panorama internazionale, dove si racconta la storia di cinque secoli della liuteria cremonese, di recente riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale della Umanità, e dove sono custoditi i capolavori di Stradivari, dei Guarneri e degli Amati, oltre ai preziosi reperti originali della bottega dello stesso Antonio Stradivari.

 

Nell’ambito dei “friends of Stradivari”, il network internazionale che riunisce collezionisti, musicisti, studiosi, amatori e sostenitori della liuteria Cremonese nel nome del grande e insuperato liutaio, si rafforza la collaborazione tra il Museo del Violino e il Glinka National Museum and Consortium for Musical Culture in Mosca con l’organizzazione di scambi culturali, esposizione di strumenti e progetti di studio e restauro.

II prezioso violino “Vesuvius” di Antonio Stradivari, costruito nel 1727, ha lasciato Cremona e sta volando verso Mosca con la delegazione del Museo del Violino, composta dal Direttore Generale Virginia Villa, dal Conservatore Maestro Fausto Cacciatori e dal Presidente di “friends of Stradivari” Paolo Bodini. Sabato 17 ottobre, il giovane violinista Edoardo Zosi, perfezionatosi ai corsi dell’Accademia Stauffer di Cremona sotto la guida del Maestro Salvatore Accardo, farà suonare questo straordinario strumento presso l’auditorium del Museo Glinka, accompagnato al pianoforte da Stefania Redaelli. Prima del concerto, l’auditorium del Glinka si trasformerà, grazie a videoproiezioni, nella bottega di un liutaio cremonese con la presentazione di Cremona, della sua liuteria e del Museo del Violino. All’evento è atteso l’Ambasciatore italiano a Mosca e una delegazione dell’Istituto Italiano di Cultura.

Lunedì 20 ottobre si replica a San Pietroburgo con il mondo dell’economia, nella sede della SUE Vodokanal, azienda che cura il ciclo completo delle acque della metropoli e di tutto il golfo Baltico. Il Presidente di SUE Vodokanal, Felix V. Karmazinov, visitò Cremona e si innamorò dei suoi violini nel corso di una missione tecnica del gennaio 2012, da cui è nata l’idea e il supporto a questa iniziativa. Il contatto tra Cremona e San Pietroburgo è stato propiziato dall’Ingegner Roberto Mazzini, cremonese d’origine e presidente di Milanodepur SpA, grande società “gemella” di Vodokanal per l’area metropolitana milanese, aiutato in questo da Mario Fustinoni operatore economico nell’area Russo-Scandinava. Un consistente contributo a sostegno dell’iniziativa è arrivato da due importanti multinazionali quali Veolia e Solvay, che operano per la protezione dell’ambiente. Al concerto, occasione di incontro con la comunità economica di San Pietroburgo, parteciperà anche il Sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, accompagnato dall’Assessore al Turismo Barbara Manfredini. Cremona si presenta per la prima volta nella seconda città più importante di tutta la Federazione Russa. È già confermata la partecipazione del Console Generale d’Italia e di altri importanti ospiti internazionali.